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Guida al Protocollo Covid-19 in 12 step

Guida al Protocollo Covid-19 in 12 step

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Guida al protocollo Covid-19 in 12 step. Ho pensato di scrivere questa guida divisa in 12 step perché in questi mesi abbiamo letto di tutto sul Covid-19 con tutti i riferimenti a leggi e DPCM via via aggiornati. Era ora, secondo me, di fare un po’ di chiarezza.

Siamo inondati di informazioni che piovono da ogni dove, ma quello che interessa ad un imprenditore o lavoratore autonomo e capire in modo diretto le azioni da adottare per aumentare negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure precauzionali per il contenimento della diffusione del Covid-19.

Questo è l’obiettivo del protocollo condiviso, che andrò a spiegare in 12 step.

1. INFORMAZIONE. Guida al Protocollo Covid-19 

La prima regola della Guida al protocollo Covid-19 dice che; l’azienda, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori, e chiunque entri in azienda, sulle disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo depliants informativi all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali. Tra le informazioni:

  • L’obbligo di restare a casa con febbre oltre 37,5°. In presenza di febbre (oltre i 37,5°) o altri sintomi influenzali vi è l’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
  • L’accettazione di non poter entrare o permanere in azienda, e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo: sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 10 giorni precedenti, ecc.
  • L’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda. In particolare: mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene.
  • L’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.

2. REGOLE DI ACCESSO IN AZIENDA

  • Il personale, prima di entrare nella sede di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se questa risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso.
  • Il personale, e chiunque intenda fare ingresso in azienda, non può accedere se negli ultimi 10 giorni ha avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.
  • Regolare l’accesso ai fornitori esterni, riducendo le occasioni di contatto con il personale aziendale.
  • Contingentare l’accesso agli spazi comuni limitando il numero di presenze contemporanee e in ogni caso rispettando il criterio di distanziamento interpersonale.
  • È obbligatorio l’uso della mascherina e mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro.

3. ACCESSO AI FORNITORI ESTERNI

  • Al fine di ridurre le possibilità di contatto con il personale, l’accesso di fornitori esterni deve essere regolato attraverso l’individuazione di procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite.
  •  Laddove possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.
  • Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno occorre individuare/installare servizi igienici dedicati, prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera.
  • Anche l’accesso ai visitatori deve essere limitato: qualora fosse necessario l’ingresso di visitatori esterni (impresa di pulizie, manutenzione, ecc.), gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole aziendali.

4. PULIZIA E SANIFICAZIONE. Guida al Protocollo Covid-19 

  • L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.
  • Va garantita la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touchmouse, con adeguati detergenti, sia negli uffici, che nei reparti produttivi.
  • Nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta alle normali attività di pulizia, è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, come da circolare 22 febbraio 2020.  
  • Le operazioni di pulizia/sanificazione devono essere condotte da personale che indossa idonei DPI (maschere di protezione facciale, guanti monouso, camice impermeabile a maniche lunghe, cuffie). Avendo cura di arieggiare gli ambienti sia durante sia dopo l’uso dei prodotti.
  • È consigliato registrare le operazioni di pulizia e sanificazione previste dai protocolli di sicurezza ed elaborati sulla base delle indicazioni contenute nella circolare del ministero della salute e nel rapporto ISS Covid-19.

In questa guida del protocollo Covid-19 facciamo chiarezza:

Cosa sanificare?
Deve essere sanificato tutto quello che viene toccato da più di una persona: guardatevi attorno e valutate cosa. Alcuni esempi sono le maniglie delle porte, le tastiere dei distributori e le pulsantiere degli ascensori, i locali mensa, gli spogliatoi, le aree di ingresso e i corridoi di transito, le aree di
carico/scarico.
Gli ambienti devono essere sanificati per ridurre la potenziale presenza del virus.

Quando sanificare?

La sanificazione non deve essere confusa con la pulizia di fine turno, essendo la sanificazione un processo più articolato che richiede l’utilizzo di prodotti specifici. 

La periodicità della sanificazione deve essere stabilita dal datore di lavoro in base all’organizzazione aziendale, al numero di dipendenti, al tipo di attività.

Vanno sanificati gli oggetti di uso collettivo dopo ogni uso: ad esempio, una pulsantiera di una macchina del caffè dovrebbe essere sanificata dopo ogni utilizzo passando delle salviette specifiche.

Un esempio: negli esercizi commerciali la pulizia deve essere fatta almeno due volte al giorno.

Come sanificare?
1. Pulire e rimuovere lo sporco con i normali prodotti di pulizia

2. Disinfettare utilizzando prodotti specifici come:
a) detergente con ipoclorito di sodio 0,1%, (la candeggina in commercio ne contiene tra 1% e 5%)
b) per le superfici che possono essere danneggiare da ipoclorito è possibile utilizzare etanolo al 70%

3. Areare i locali, l’areazione di un locale è parte importante per le operazioni di sanificazione.

5. PRECAUZIONI IGIENICO SANITARIE

  • È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani. L’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani e raccomanda la frequente pulizia delle stesse con acqua e sapone.
  • I detergenti devono essere accessibili a tutti i lavoratori anche grazie a specifici dispenser collocati in punti facilmente individuabili.

6. DISPOSIZIONE DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

  • Qualora l’attività lavorativa imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.  

Nella guida al protocollo Covid-19 facciamo chiarezza:

QUALI USARE?
Sul lavoro si possono usare solo DPI: FFP2, FFP3 o maschere facciali ad uso medico (anche non marcate purché dotate di autocertificazione)

COME USARLE?
Devono essere indossate quando la distanza è inferiore a due metri oquando si prevede che durante il lavoro la distanza non venga mantenuta

7. GESTIONE DEGLI SPAZI COMUNI Guida al Protocollo Covid-19 

  • L’accesso agli spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack, etc.) è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano.
  • Va provveduto all’organizzazione degli spazi e alla sanificazione degli spogliatoi per lasciare nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie
  • Va garantita la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera con detergenti dei locali mensa, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.

8. SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONE E FORMAZIONE

  • Gli spostamenti all’interno dell’azienda devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali.
  • È fortemente raccomandato svolgere le riunioni in modalità a distanza. Se necessarie ed urgenti, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia e areazione dei locali.
  • Sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati.
    È comunque possibile, qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart working

9. ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (turnazione, trasferte e smart work, rimodulazione dei livelli produttivi)

Nella guida al protocollo Covid-19 l’organizzazione aziendale è altrettanto importante, in quanto è il primo strumento (collettivo) di gestione della crisi attraverso il quale è possibile impedire la diffusione del virus. Gli strumenti a disposizione (ad es. smart work, cassa integrazione, chiusura dei reparti diversi da quelli caratteristici della produzione, ecc.) sono finalizzati a ridurre le persone fisicamente presenti in azienda.

A) PRODUZIONE: 

  • Mappare il flusso della produzione (tempi, lavorazioni concatenate, colli di bottiglia).
  • Garantire la distanza tra i lavoratori diminuendo il numero di lavoratori contemporaneamente presenti: conoscere i tempi e la concatenazione dei processi produttivi permette di organizzare i turni in modo da garantire la produttività. Un orario allungato può essere una soluzione.
  • Assicurare un piano di turnazione dei dipendenti.
  • Utilizzare gli ammortizzatori sociali disponibili ( cassa integrazione, smart work…)

B) UFFICI

  • Dove è possibile, privilegiare lo smart workig: un modo semplice è quello di far turnare il personale in modo che sia possibile mantenere le distanze, anche perché una parte del lavoro è sempre possibile farla da casa.
  • Le attrezzature di ufficio, telefoni, forbici ecc. devono essere nominali: eliminare quelle comuni e apporre etichette nominali.
  • Rivedere le postazioni lavoro nel rispetto del distanziamento sociale.

C) SPOSTAMENTO CASA LAVORO

  • Dove possibile andrebbe privilegiato da parte del personale negli spostanti casa-lavoro l’utilizzo del mezzo proprio: per questo motivo è fondamentale trovare un modo per incentivare gli spostamenti con mezzi privati, cosa che aiuta anche l’azienda a ridurre il rischio.
  • Nel caso ci si rechi al lavoro su un mezzo privato in più persone il comportamento da tenere è paragonabile a quello del mezzo pubblico: è di fatti necessaria la mascherina.

10. SORVEGLIANZA SANITARIA E MEDICO COMPETENTE

Il medico competente collabora con il datore di lavoro e RLS (Rappresentante dei lavoratori alla sicurezza) / RLST (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale) e segnala all’azienda situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti e l’azienda provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy. 

  • Stabilisce insieme al datore di lavoro le misure di prevenzione/ protezione.
  • Collabora alla formazione/informazione dei dipendenti
  • Supporta il datore di lavoro nell’attività di valutazione del rischio biologico.
  • Definisce misure organizzative e logistiche da mettere in atto.
  • Al medico competente sono demandate le attività di gestione delle persone sintomatiche, la informazione/formazione delle misure di contenimento come ad es. la misurazione temperatura, il ricorso ai test sierologici, l’individuazione dei contatti stretti e le misure di rafforzamento e prassi igieniche.
  • Viene demandato al medico competente il compito di mantenere i collegamenti con Dipartimenti di Prevenzione delle ATS per la rintracciabilità dei contatti in caso di pazienti positivi al COVID-19, o la gestione delle quarantene, valutazione delle riammissioni al lavoro o l’adozione dei protocolli ATS riguardo alla sorveglianza sanitaria in periodo emergenziale di pandemia.
  • Al medico competente è chiesto di verificare la possibilità di proseguire con la sorveglianza sanitaria in atto pre-pandemia o di apportare le necessarie ed opportune variazioni (di periodicità di visita, di modifica degli accertamenti strumentali, ecc.)
  • Al medico competente potrebbe essere richiesto di collaborare nell’esecuzione di test sierologici a fini epidemiologici, nella segnalazione dei test molecolari su identificazione di RNA in casi di lavoratori cd. “suscettibili” o “infettivi”

11. GESTIONE PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA

  • Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale e si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali.
  • L’azienda avverte immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.
  • L’azienda inoltre collabora per la definizione degli eventuali “contatti stretti”.

12. AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE

La sicurezza in azienda passa attraverso la condivisione con tutti i dipendenti dell’emergenza e delle azioni.
È necessaria la creazione di un gruppo Covid (Comitato) che veda la partecipazione di tutte le funzioni preposte alla salute e alla sicurezza dei lavoratori e anche altre funzioni o figure utili per facilitare l’attuazione delle misure di sicurezza a e che abbia il compito di costruire un efficace sistema di protezione.

Il comitato svolge le funzioni di applicazione delle regole:

  • Individuare azioni aggiuntive, in base all’esperienza operativa dell’applicazione di quelle esistenti.
  • Promuovere le corrette modalità di comportamento tra gli operatori.
  • Individuare i punti critici.
  • Raccogliere le difficoltà degli operatori.

CONCLUSIONI. Guida al Protocollo Covid-19 

Spero che questa Guida al protocollo Covid-19 in 12 step, possa esserti di aiuto, o per lo meno possa darti degli spunti per rendere tutto più chiaro e lineare.

Come ho scritto nei miei articoli precedenti che ti consiglio di leggere come Evitare il contagio da Covid-19, o l’articolo in cui spiegavo le responsabilità del datore di lavoro nei confronti del covid-19 se hai altre domande, puoi scrivermi o contattarmi, sarò felice d’esserti d’aiuto.

Sono Nadia Coratti, ingegnere di Frosinone che aiuta le imprese a gestire questa emergenza (Covid) pazzesca in primis, ricerco e gestisco opportunità di finanziamento per il loro Business, soprattutto a fondo perduto, al fine di sostenere lo sviluppo di nuovi progetti, la realizzazione di investimenti, l’acquisto di beni strumentali o cespiti… aiutandole con “piccole iniezioni di liquidità”.

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