Ti avevo già parlato del Bando sullo Smart Working qualche tempo fa e del suo contributo al miglioramento della produttività e del benessere dei dipendenti, visto il periodo di pandemia che stiamo vivendo.
Infatti nel Decreto dell’anno scorso, firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si leggeva: “È fortemente raccomandato l’utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati”.
Perché come sai i vantaggi dello Smart Working o lavoro agile sono:
- Riduzione dei costi aziendali;
- Miglioramento della produttività;
- Miglioramento della fedeltà e della soddisfazione del personale.
- Riduzione dei tempi e costi di trasferimento;
- Miglioramento del work-life balance;
- Aumento della motivazione e della soddisfazione;
- Riduzione delle emissioni di CO2;
- Riduzione del traffico;
- Migliore utilizzo dei trasporti pubblici
- Riduzione del rischio di contagio da covid-19.
Ma cosa è successo un anno dopo?
Ci sono due aggiornamenti che ti voglio dare, uno Positivo e uno Negativo.
Il successo dello Smart Working
Quello positivo, è che in un anno c’è stato un aumento di aziende che hanno introdotto il lavoro agile, infatti, secondo l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, è stato adottato dal:
- 97% delle grandi aziende;
- 94% delle Pubbliche Amministrazioni;
- 58% delle Piccole e Medie Imprese.
Proprio per la sua importanza, nel 2020 il Governo ha attivato un Bando sullo Smart Working, finanziando a Fondo Perduto strumenti tecnologici, consulenze e formazioni mirate per lo svolgimento del lavoro agile.
In pratica, se ad esempio avevi bisogno di avere siti internet, e-commerce, computer, software e formazione per imparare ad utilizzare le varie piattaforme, ti veniva interamente finanziato.
Lo sanno bene le oltre 20 aziende di ogni settore, dall’edilizia alla grande distribuzione, dall’abbigliamento ai trasporti, che si sono affidate a me, facendole finanziare per un totale di 200 mila euro.
È stata una mia grande soddisfazione contribuire a far lavorare i loro dipendenti da casa in questo periodo difficile.
Giusto per farti qualche nome e darti qualche dato preciso, ti elenco alcune aziende clienti che grazie a questo Bando hanno ricevuto il loro finanziamento a fondo perduto:
- Alcart – produzione e trasformazione di carta alimentare – (7.500 €)
- Apl, del Gruppo Conad con 100 dipendenti – supermecato – (22.500 €)
- Casalplastik – industria vernici – (7.497 €)
- Cine 3 – teatro – (7.501 €)
- Compagnone – trasporti – (7.512 €)
- Danilo Deodati – edilizia – (7.501 €)
- Fiaschetti Pullmans – agenzia viaggi – (10.495 €)
- Gruppo Ciotoli – edilizia – (7.500 €)
- Raipaper – produzione e trasformazione di carta alimentare – (22.512 €)
Con questi importi, in base alle loro necessità, hanno potuto comprare software specifici, computer, tablet, telefoni e mega schermi per riunioni da remoto.
Compresa anche la consulenza per adottare piani di Smart Working e capire come utilizzare le varie piattaforme come ad esempio: Zoom, Meet ecc.
Ma per continuare con le testimonianze, le aziende Raipaper e la società di autotrasporti Compagnone s.r.l., hanno raccontato in un’intervista, molto interessante, pubblicata nella mia pagina facebook, come è stato il loro percorso insieme a me fino all’ottenimento dei rispettivi finanziamenti.
Ti consiglio di vederla.
Insomma sono tante le storie che potrei raccontarti di quegli imprenditori che alla parola Bando, hanno saputo cogliere l’opportunità e affidarsi a me per il raggiungimento dell’obiettivo.
Chi ha perso l’occasione del Fondo Perduto?
Come ti dicevo c’è un aggiornamento anche negativo che ti devo dare sull’argomento, perché purtroppo non tutti hanno voluto cogliere in tempo questa opportunità, dico in tempo, perché ad oggi il bando sullo Smart Working è chiuso e non si potrà fare richiesta.
Molti imprenditori, infatti, si sono mangiati le mani per avermi chiamato in ritardo.
Questo mi dispiace perché purtroppo c’è ancora chi, vuoi per sfiducia, vuoi per pigrizia o per troppi adempimenti burocratici, ignora l’importanza di partecipare in tempo ad un Bando.
Addirittura ci sono state persone che hanno voluto aspettare e verificare se l’amico di turno riusciva a prendere il finanziamento, poi quando hanno visto che effettivamente i soldi arrivavano, si sono fatti avanti, ma era troppo tardi.
Molto denaro torna indietro nelle casse degli enti, perché non si fa richiesta.
Ma non ti demoralizzare perché alla fine dell’articolo ho una buona notizia per te.
Il mio metodo di lavoro
Lo so che quando si parla di Bandi, molti si spaventano per la mole di documentazione da compilare e reperire, ma soprattutto molti si scoraggiano quando gli vengono richiesti compensi in anticipo, da chi lavora queste pratiche.
Infatti quasi tutti i miei clienti, prima di conoscermi, non avevano partecipato a Bandi proprio per queste motivazioni o chi lo aveva fatto si era scoraggiato per la mole di tempo perso.
Oggi invece chi si è affidato a me, lavora con grande serenità, per due motivi:
- oltre alle nostre riunioni per capire le esigenze aziendali, non devono fare più nulla, perché a tutta la parte tecnica e burocratica ci penso io, insieme al mio team, ma a volte adiamo anche oltre.
Ti racconto un episodio recente che è successo proprio per il Bando sullo Smart Working.
Il Bando prevedeva che prima di ricevere il finanziamento, l’azienda doveva anticipare il denaro per gli acquisti, non tutti avevano la liquidità per farlo, allora per risolvere il problema e non far perdere l’opportunità, a chi ne aveva bisogno, ho fatto avere loro una fidejussione che anticipava l’importo del bando che si era vinto.
In questo modo ho evitato che non ci fossero ostacoli e che tutti potevano ricevere quello che gli spettava.
- chi si rivolge a me, non sborsa neanche un euro prima del risultato raggiunto!
Lo so che forse questa cosa ti sorprende, forse è in controtendenza, ma è stata una mia scelta da sempre, da quando ho iniziato la mia professione.
Credo che bisogna prima dare per ricevere, perciò il mio compenso viene pagato sempre e solo a finanziamento ricevuto.
Ecco perché ti dico che i miei clienti lavorano sempre con grande serenità.
Conclusioni
Prima ti dicevo di non demoralizzarti perché avevo una buona notizia per te.
E la buona notizia è che anche se il bando sullo Smart Working è terminato, c’è ne un altro altrettanto importante che si chiama “Fondo Nuove competenze” sempre a fondo perduto, te ne avevo già parlato.
Questo bando è molto importante perché ha l’obiettivo di aumentare le competenze dei dipendenti, in modo da evitare di metterli in cassa integrazione.
Sicuramente per te è un argomento molto sensibile, però devi fare molta attenzione perché questo bando scade il 30 giugno 2021, perciò non devi assolutamente perdere tempo e non devi pensarci troppo, perché a furia di pensare troppo si perdono le opportunità.
Ormai sai qual è il mio metodo di lavoro, quindi l’unica cosa che devi fare è fissare una consulenza gratuita con me, in modo da darti informazioni specifiche e capire se hai i requisiti per accedervi.
Settimana prossima tornerò con un altro articolo per scendere più nel dettaglio su questo importante bando, però ricordati che il 30 giugno è vicino.
Continua a seguirmi sulla mia pagina Facebook.
Ti aspetto.
Un saluto.
Nadia.