Bando Resto al Sud 2021, ne hai già sentito parlare?
Sei un imprenditore o aspirante tale, con meno di 56 anni e vuoi avviare la tua impresa e risiedi nel Mezzogiorno? Se la tua risposta è sì fermati a leggere questo articolo, sicuramente per te sarà molto importante!
Hai già letto l’articolo della settimana scorsa? CLICCA QUI
Ok! Hai l’idea, hai già cominciato a redigere il business plan, hai condiviso la tua iniziativa con parenti, amici e conoscenti per testare quanto possa essere valida e interessante e ora? Manca il tassello più importante: i soldi!
Ci sono andata vicina?
Questo articolo è rivolto anche a te che sei già imprenditore, ma hai nel cassetto un nuovo progetto imprenditoriale da sviluppare nella tua amata terra del sud.
Ma andiamo a vedere più da vicino di cosa si tratta.
Che cos’è il Bando Resto al Sud?
Si tratta di un un incentivo rivolto alla nascita e sviluppo delle imprese del Sud Italia, con l’obiettivo di favorire la crescita economica del meridione grazie ad un contributo fino a 200.000 euro, in parte a fondo perduto e in parte a tasso zero.
In caso di ditta individuale il massimo finanziabile è 50.000 euro; mentre in caso di società, per ogni socio con i requisiti, si aggiungono altri 60.000 euro, fino a raggiungere un massimo di 200.000 euro.
Con la Legge di Bilancio 2021 è stata introdotta una novità importante. Infatti è stata estesa la platea dei beneficiari, che fino a poco tempo fa era agli under 46, anche agli imprenditori fino a 55 anni d’età.
L’intento è sostenere una delle categorie più in sofferenza nel mercato del lavoro, a causa della pandemia.
Vediamo quali sono le regioni coinvolte nel progetto del Bando Resto al Sud
Puoi richiedere il finanziamento se sei residente in una di queste 8 Regioni:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia
- + Comuni del cratere del sisma Marche
- + Comuni del cratere del sisma Umbria
- + Comuni del cratere del sisma Lazio
- Oppure puoi trasferire la tua residenza in una delle regioni dell’elenco, dopo aver presentato la domanda entro massimo 60 giorni dall’esito positivo della valutazione.
Quali sono le agevolazioni del Bando Resto al Sud?
Allora vediamo di capire meglio quali sono le agevolazioni di cui possiamo usufruire grazie al Bando Resto al Sud.
Partiamo dal presupposto che il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
- contributo a fondo perduto pari al 50% dell’investimento complessivo
- finanziamento bancario pari al 50% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.
Attività finanziabili
Ora cerchiamo di conoscere, anche quali sono le attività che possono richiedere il finanziamento:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone
- turismo
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)
Sono escluse le attività agricole e il commercio.
Ovviamente ti ricordo che se hai un progetto ed hai bisogno di aiuto, non esitare a contattarmi o chiedere una consulenza.
Cosa può essere finanziato?
Possono essere finanziate le seguenti spese:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
- macchinari, impianti e attrezzature nuovi
- programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
- spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Come si presenta la domanda di Resto al Sud?
Per richiedere il contributo messo a disposizione dal Bando Resto al Sud, bisogna compilare una serie di allegati e documenti relativi al tuo progetto imprenditoriale e caricarli sulla piattaforma informatica messa a disposizione.
Il tuo progetto deve contenere:
- i tuoi dati ed eventualmente quelli dei tuoi soci;
- la descrizione dell’attività per la quale stai richiedendo l’agevolazione;
- l’analisi del mercato di riferimento sia per quanto riguarda la domanda che l’offerta;
- la tua strategia commerciale;
- gli aspetti tecnici e produttivi del progetto;
- gli aspetti organizzativi del progetto;
- i dati economico-finanziari.
Quando indico un elenco di cose da fare, so già quale potrebbe essere il tuo pensiero: “Come posso descrivere il progetto in maniera chiara?”, “Ho tante cose a cui pensare non ho tempo!” oppure “Non so da che parte cominciare”.
Ecco perché a questo punto ti rinnovo l’invito a contattarmi, posso aiutarti nella compilazione del tuo business plan e nell’invio su piattaforma del tuo progetto.
Ricordati che devi avviare l’attività successivamente all’esito positivo della domanda di agevolazione, quindi non dovrai aver sostenuto delle spese o avere già ricevuto delle fatture.
Vediamo un po’ di risposte alle domande che solitamente mi pongono
Cosa significa che non devo essere titolare di “attività d’impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017”?
Significa che:
- nel caso di ditta individuale, non devi essere titolare di Partita Iva movimentata
- nel caso di società, non devi essere rappresentante legale di società iscritte al registro delle imprese e attive
La titolarità di impresa viene valutata al 21 giugno 2017. Quindi non puoi presentare la domanda se risulti titolare di impresa in esercizio a quella data, anche se nel frattempo l’impresa è cessata o è stata ceduta.
Ho già un lavoro a tempo indeterminato: posso presentare la domanda?
Sì, ma dovrai lasciare il lavoro se la domanda viene approvata.
Una società già esistente può presentare la domanda per il bando resto al sud?
Sì, se è stata costituita dopo il 21 giugno 2017. In particolare la domanda può essere presentata da:
- Imprese costituite (ivi comprese ditte individuali e società cooperative) successivamente alla data 21/06/2017
- Imprese costituende (entro 60 giorni o 120 giorni se i soggetti sono residenti all’estero, dopo l’esito positivo)
Per il comparto delle libere professioni, sono previste la sola apertura della partita IVA per le attività svolte in forma individuale e la costituzione di società tra professionista per le attività svolte in forma collettiva.
Quali attività sono escluse dalle agevolazioni?
Sono escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa. A seguito dell’estensione dell’ambito di applicazione della Misura Resto al Sud al comparto delle attività libero-professionali, sono state ricomprese tra le attività ammissibili quelle afferenti alla lettera M del Codice Ateco – attività professionali, scientifiche e tecniche.
L’elenco dettagliato delle attività non ammissibili è contenuto nell’Allegato n. 1 della Circolare n. 33 del 22/12/2017 e ss. mm. e ii.
Quali spese sono escluse dalle agevolazioni del bando resto al sud?
Le agevolazioni non coprono le seguenti spese:
- beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback
- beni e servizi di proprietà di uno o più soci del beneficiario nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado
- investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature
- il cosiddetto “contratto chiavi in mano”
- commesse interne
- macchinari, impianti e attrezzature usati
- spese notarili, imposte, tasse
- acquisto di automezzi, tranne quelli strettamente necessari al ciclo di produzione o destinati al trasporto in conservazione condizionata dei prodotti
- acquisto di beni di importo unitario inferiore a 500 euro, ad eccezione delle spese afferenti al capitale circolante (per dettagli vedi FAQ successiva)
- progettazione, consulenze ed erogazione delle retribuzioni ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse
- scorte, tasse e imposte (l’IVA realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario è una spesa ammissibile solo se non è da egli stesso recuperabile)
È consentito l’acquisto di automezzi?
È consentito soltanto se sono strettamente necessari alla produzione di beni o all’erogazione dei servizi indicati nel progetto imprenditoriale (a titolo meramente esemplificativo: imprese edili, di pulizia, servizi funebri); sono inammissibili quelli destinati ad attività consulenziali e/o a libere professioni.
È finanziabile la creazione di un sito web?
Sì, purché il sito sia legato alle esigenze produttive/gestionali o promozionali dell’impresa.
Quando vengono erogate le agevolazioni?
L’erogazione del finanziamento bancario avviene immediatamente dopo l’ammissione all’agevolazione, il contributo a fondo perduto viene erogato per Stati di Avanzamento Lavori (SAL), anche a fronte di fatture non pagate.
Se hai altre curiosità e domande non esitare a chiedere!
Alla prossima.
Nadia Coratti.

